Supertramp: La Saga del Progressive Rock

Gli Inizi: La Formazione di una Band Iconica

I Supertramp sono una delle band più riconoscibili e innovative del rock progressivo. La loro storia inizia nel 1969, quando il musicista e imprenditore olandese Stanley “Sam” August Miesegaes finanziò un progetto musicale che portò alla formazione della band “Daddy”. Questa formazione originale comprendeva Rick Davies (voce e tastiere), Roger Hodgson (voce e chitarra), Richard Palmer (chitarra) e Robert Millar (batteria). Tuttavia, presto cambiarono il loro nome in Supertramp, ispirato dal romanzo “The Autobiography of a Super-Tramp” di W.H. Davies.

I Primi Anni: Il Progressive Rock

Il primo album omonimo “Supertramp” fu pubblicato nel 1970. Nonostante contenesse alcuni elementi innovativi del progressive rock, non riuscì a riscuotere successo commerciale. Il secondo album, “Indelibly Stamped” (1971), con una formazione rinnovata che includeva Frank Farrell (basso), Kevin Currie (batteria) e Dave Winthrop (fiati), non ebbe miglior fortuna.

La Svolta: “Crime of the Century” e il Successo

La vera svolta arrivò nel 1974 con l’album “Crime of the Century”, con una formazione consolidata che includeva Dougie Thomson (basso), Bob Siebenberg (batteria) e John Helliwell (fiati). Con brani iconici come “Dreamer” e “School”, l’album raggiunse il successo internazionale, mettendo in evidenza le doti compositive di Davies e Hodgson e il loro unico mix di rock, pop e progressive.

L’Apice del Successo: “Breakfast in America”

Negli anni successivi, la band continuò a riscuotere successi con album come “Crisis? What Crisis?” (1975) e “Even in the Quietest Moments…” (1977), che includeva il celebre singolo “Give a Little Bit”. Tuttavia, fu con “Breakfast in America” (1979) che i Supertramp raggiunsero l’apice della loro carriera. Con hit come “The Logical Song”, “Goodbye Stranger”, e “Take the Long Way Home”, l’album vendette oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo e vinse due Grammy Awards.

Le Tensioni Interne e la Partenza di Hodgson

Nonostante il successo, le tensioni tra Davies e Hodgson iniziarono a crescere, portando Hodgson a lasciare la band nel 1983 per intraprendere una carriera solista. Il suo ultimo album con i Supertramp fu “…Famous Last Words…” (1982), che conteneva il singolo “It’s Raining Again”.

La Band Dopo Hodgson: Gli Anni Ottanta e Novanta

Dopo la partenza di Hodgson, i Supertramp continuarono come gruppo guidato da Rick Davies. Gli album “Brother Where You Bound” (1985) e “Free as a Bird” (1987) mostrarono un cambiamento di stile, con un suono più orientato al rock e all’elettronica. Nonostante alcune canzoni di successo, il gruppo non riuscì a mantenere lo stesso livello di popolarità senza Hodgson.

Le Reunion e i Tour Recenti

Negli anni ’90, la band si prese una pausa prolungata, ma si riunì brevemente nel 1996 per l’album “Some Things Never Change”, seguito da “Slow Motion” nel 2002. La band continuò a fare tournée con varie formazioni, mantenendo Rick Davies come unico membro originale.

L’Eredità e l’Impatto

Con oltre 60 milioni di album venduti in tutto il mondo, i Supertramp hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica rock. La loro capacità di fondere elementi di rock progressivo, pop e jazz, insieme ai testi riflessivi e spesso filosofici, ha ispirato numerosi artisti e ha creato un seguito di fan devoti. Brani come “Bloody Well Right”, “Hide in Your Shell” e “Fool’s Overture” rimangono pietre miliari della musica rock.

La storia dei Supertramp è quella di una band che ha saputo evolversi e innovare, nonostante le sfide interne e i cambiamenti di formazione. Con la loro musica, hanno saputo catturare l’immaginazione di generazioni di ascoltatori, lasciando un’eredità che continua a influenzare e ispirare la scena musicale odierna.